Antonio Sagredo <ant.sagredo@gmail.com>
Gianni Godi <giannigodi@gmail.com>
La poesia-polittico di Antonio Sagredo o poesia kitchen è un work in progress della fortune-telling book, un coacervo di bisbidis di quisquilie e di filosofemi, di pos-it, di appunti sul recto di cartoline postali, di poscritti su attaches, di appunti persi e poi ritrovati. In fin dei conti il racconto letterario è un’elaborazione secondaria, una Einkleidung: si tratta di una veste, un rivestimento, il travestimento di qualcosa in qualcos’altro di un contenuto originario. Il racconto dissimula o maschera la nudità dello Stoff; come tutti i racconti, come tutte le elaborazioni secondarie, esso vela una nudità. Ora qual è la natura della nudità che il vestito linguistico ricopre? È la natura della nudità: il suo effetto, il pudore. Poiché la natura della nudità così velata/disvelata è che la nudità non appartiene alla natura ma ad un reale pre-ontologico che genera orrore, angoscia, sconcerto, fuga. Ecco perché nella poetry kitchen parlano così di frequente gli Avatar.
Antonio Sagredo è nato a Brindisi il 29 novembre 1945 (pseudonimo Alberto Di Paola) e ha vissuto a Lecce, e dal 1968 a Roma dove risiede. Ha pubblicato le sue poesie in Spagna: Testuggini (Tortugas) Lola editorial 1992, Zaragoza; e Poemas, Lola editorial 2001, Zaragoza; e inoltre in diverse riviste: “Malvis” (n.1) e “Turia” (n.17), 1995, Zaragoza. La Prima Legione (da Legioni, 1989) in “Gradiva”, ed. Yale Italia Poetry, USA, 2002, e in Il Teatro delle idee, Roma, Cantos del Moncayo, Ediciones Olifante, Zaragoza, 2022,2008, la poesia Omaggio al pittore Turi Sottile. Come articoli o saggi in “La Zagaglia”: Recensione critica ad un poeta salentino, 1968, Lecce (A. Di Paola); in “Rivista di Psicologia Analitica”, 1984, (pseud. Baio della Porta): Leone Tolstoj Le memorie di un folle; in “Il caffè illustrato”, n.11, marzo-aprile 2003: A. M. Ripellino e il “Teatro degli Skomorochi”, 1971-74. (A. Di Paola). Ha curato (con diversi pseudonimi) traduzioni di poesie e poemi di poeti slavi: Il poema: Tumuli di Josef Kostohryz , pubblicato in “L’ozio”, ed. Amadeus, 1990; trad. A. Di Paola e Kateřina Zoufalová; i poemi: Edison (in L’ozio, 1987, trad. A. Di Paola), e Il becchino assoluto (in “L’ozio”, 1988) di Vitĕzslav Nezval, (trad. A. Di Paola e K. Zoufalová). Traduzioni di poesie scelte di Kateřina Rudčenková, di Zbynk Hejda, Ladislav Novák, di Jirí Kolár, e altri in varie riviste italiane e ceche. Recentemente nella rivista “Poesia” (settembre 2013, n. 285), ha pubblicato per la prima volta in Italia a un vasto pubblico di lettori di Otokar Březina, La vittoriosa solitudine del canto (lettera di Otokar Březina ad Antonio Sagredo), traduzione di A. Di Paola e K. Zoufalová. È presente nella antologia kitchen Exodus (undici voci di Avatar disseminati nel cosmo) con Progetto Cultura (2024).
Video di Gianni Godi su versi di Antonio Sagredo con voci di Avatar dispersi nel cosmo La natura della nudità così velata/disvelata...