Signori borghesi, la refezione è finita Poesia kitchen e Glossa di Giorgio Linguaglossa lombradelleparole.wordpress.com
madamigella Colibrì uscita da un romanzo di cappa e spada di Dumas affermò che non c’erano prove a carico degli alligatori che infestavano il Rio Grande e dichiarò che gli scimpanzé del Paranà alti...
Signori borghesi, la refezione è finita
Il becco di Bunsen andò a sfracellarsi addosso a uno sciame di fotoni che viaggiavano nel Large Hadron Collider, ne uscì un disprosio vestito di tutto punto che stava corteggiando una signorina che passava di lì
La madamigella Colibrì uscita da un romanzo di cappa e spada di Dumas affermò che non c’erano prove a carico degli alligatori che infestavano il Rio Grande e dichiarò che gli scimpanzé del Paranà alti un metro e ottanta accendevano con le mani le lampadine al tungsteno di 49 wolts, affermazione che fu presa sul serio dalla Casa Bianca che inviò sul luogo una pattuglia di paracadutisti armati di metal detector
Il sosia di Yurij Gagarin è stato scagliato nello spazio interstellare a bordo della navicella Soyuz a girare attorno al sole. Quando fece ritorno sulla terra era diventato la cagnetta Layka e prese ad abbaiare. Il Presidente della Federazione russa dichiarò che si trattava del primo caso di spillover.
I watussi della Namibia si sono rivelati i migliori alleati dei nani del Bengala nella guerra contro la tabella periodica degli elementi e le ballerine giapponesi di Kurosawa che ballano il cucù
È noto che Hugo Ball e la futura moglie Emmy Hennings aprono il locale per artisti “Voltaire” nella Spiegelgasse 1, quartiere zurighese di Niederdorf da dove Lenin nel 1917 fuggì incespicando su una copia del libro di poesie di Francesco Paolo Intini, cosa che lo mandò su tutte le furie e accusò il poeta kitchen di revisionismo reazionario. Fu così che pronunciò il famoso discorso: «Signori borghesi, la refezione è finita»
«Non c’è di che disperarsi, il Nulla è un fornello a gas che produce elettroni e CO2 – dichiara il mago Woland seduto al caffè di piazza dei Zingari n. 1 alla Suburra – inoltre, la democrazia può essere ragguagliata a due lupi e un agnello dentro una scatola che devono contendersi il pasto a colazione. A riguardo, sebbene essa sia il male minore tra mali peggiori, la maggioranza sceglie sempre, inevitabilmente, il male peggiore, caro Cogito; in un certo senso, a un certo punto della partita, è come se preferisse chiudere la questione con un autogoal»
Glossa di Giorgio Linguaglossa
17 settembre 2024 alle 17:16
Ilpoeta è un fiuta linguaggio, una sorta di canide umanoide che ha una elevatissima capacità di indovinare dove il linguaggio va. Sapersi adattare alla direzione che il linguaggio ha preso sotto il direttore d’orchestra della Storia che decide il dove e il quando, è una capacità che contiene in sé tante altre capacità e virtù. Per esempio, se si vanno a leggere le poesie che Alfonso Cataldi e Francesco Paolo Intini scrivevano due o tre anni fa e le si comparano con quelle che scrivono oggi, si notano delle differenze di intensità, di libertà e di posizionamento all’interno del movimento carsico dei linguaggi. Analogamente, leggo in queste tue poesie delle novità che non c’erano fino a qualche anno fa (non so fino a che punto tu ne sia consapevole), di frequente sono i linguaggi che spingono un poeta in una certa direzione, sta poi al poeta lavorare in direzione di quella direzione… Tutto sta a percepire il punto di caduta dei linguaggi (o del linguaggio) e sapervisi posizionare.